ORVIETO (TR) – Dopo il tanto lavoro svolto in palestra ed in piscina la Zambelli Orvieto ha cominciato il periodo dei test, non ancora attendibili per valutare appieno il potenziale, ma sicuramente utili a conoscersi.
È ancora lungo Il cammino d’avvicinamento all’inizio ufficiale di stagione di serie B1 femminile che è fissato per sabato 15 ottobre, ed è chiaro che i dati emersi dalla prima uscita vanno presi per quello che sono.
L’assetto da combattimento è stato testato affrontando giovedì la Garden Hotel Ladispoli che in questa stagione disputa il campionato di serie B2, un test match di quasi quattro set nel quale i tecnici hanno esaminato il comportamento della squadra in campo.
Nei primi due parziali le padrone di casa hanno imposto il loro gioco, poi sono cominciate le sostituzioni e nel terzo le laziali hanno accorciato, anche nel quarto le ospiti conducevano prima d’interrompere la sfida (25-12, 25-18, 31-33, 18-21).
Della prima sgambata, così come l’ha definita coach Matteo Solforati, rimane la possibilità di esaminare le varie alternative utilizzate durante le circa due ore di confronto per una formazione in cerca d’identità.
C’è stato spazio per tutte le effettive a disposizione al palazzetto Alessio Papini, ad eccezione di Kotlar che è stata tenuta a riposo per evitare sovraccarichi e Serafini che sta ancora osservando la fase di riabilitazione dopo l’intervento chirurgico.
Davanti a qualche fedelissimo che si è accomodato sugli spalti per non mancare al primo appuntamento interno delle tigri gialloverdi, è balzato agli occhi la buona efficienza della ricezione (70%), l’incisività in attacco di Guasti (52%) e la capacità a muro di Montani (5 volte a segno nel fondamentale).
Ma, come detto, è ancora presto per esprime un giudizio sul collettivo rupestre che aveva come obiettivo principale quello di trovare un’intesa tra le atlete che compongono il roster e di valutare le risposte al primo ciclo di preparazione atletica.
